Calcolare il giusto preventivo
Leggendo qua e là mi sono imbattuto in un articolo divertente e interessante, che esplora un ambito ancora poco trattato delle web agency di tutto il mondo: come vengono fatti i preventivi? Perché c’è tanta discrepanza tra stime di costo per uno stesso lavoro? Chi sta cercando di sfruttare l’ignoranza del cliente, chi è poco professionale, chi è onesto?
Cameron Alcorn si è divertito a chiedere preventivi a 25 web agency diverse, fingendo di essere tal “Carl Smith, fotografo freelance di San Francisco” ed ecco cos’è successo.
Il sito doveva essere responsive di 4 pagine, con mail, analytics e una grafica simile a questa:
Un lavoro tutto sommato facile (beh.. Studio Up fa molto di meglio…. tsk)
I risultati sono stati interessanti: innanzitutto il 40% delle agenzie… Non ha risposto!!!
Solo il 27% delle web agency ha fornito un preventivo nella prima mail di risposta, ma il range di prezzi è la parte più sconvolgente:
– 5 web agency entro i 1500 $
– 5 web agency entro i 3000 $
– 5 web agency oltre i 5000 $ arrivando fino a… 15.000 $ (????????)
Le conclusioni che trae Cameron sono che molte agenzie non hanno affatto le idee chiare (come non essere d’accordo) e che lunghi giri di mail spaventano i clienti: poche delle soluzioni proposte dalle web agency hanno veramente senso (d’accordo anche su questo)
Che soluzione ha adottato Studio Up? Forse siamo un po’ old-school, ma per avere le idee chiare la soluzione che preferiamo sempre è prendere un bel caffè di persona con chi vuole collaborare con noi. In questo modo si capiscono molti elementi tecnici, comunicativi e umani: senza estenuanti giri di mail, in poche parole si possono risolvere molti dubbi.
Articolo di Studio Up – Web Agency Milano, liberamente tratto da Cameronalcorn.com
Web Agency a Milano – aprirne una con i propri amici è una buona idea?
Quando abbiamo preso la decisione di aprire una nostra attività , non ci siamo fatti troppe domande riguardo a come sarebbe stato essere amici e colleghi, capi e dipendenti di noi stessi. Per fortuna è andata bene, ma non era scontato che finisse così!
Le reazioni di amici e conoscenti sono state “Siete pazzi finirete per menarvi” oppure “Vi divertirete un casino!”: la seconda opzione ha avuto il sopravvento, senza che la prima sia stata però del tutto assente… Qual è quindi la ricetta per sopravvivere?
1. Sfruttare le esperienze comuni
Avere un background comune è fondamentale per intendersi al volo, spesso anche senza parlare.
2. Definire i ruoli
Amici sì, ma quando si lavora è necessario darsi dei ruoli. Qualcuno dovrà pur sgridare chi sbaglia e bisogna essere complementari: ognuno deve poter riempire gli spazi che altri lasciano vuoti, per mancanza di capacità o di interesse
3. Fare i seri
C’è lo spazio per cazzeggiare e quello per fare i seri: per dividere questi momenti è importante smettere di sfottersi e addirittura di dire troppe parolacce quando si fa una riunione.
4. Prendersi momenti propri
Non bisogna sentirsi in colpa se si organizzano attività e vacanze proprie escludendo le persone con cui stai 12 ore ogni giorno. Se non ci si stacca mai, si rischia che prevalga la famigerata opzione 1, citata a inizio post.
5. Prendersi momenti propri (2)
Oltre a separarsi, bisogna anche trovare momenti per essere soltanto buddies, non parlare di lavoro, magari a cena o a un concerto. Bisogna separare anche fisicamente il luogo di lavoro da quello di svago! Abbasso i workaholics che stanno in ufficio fino a mezzanotte!
Tante di queste cose le abbiamo imparate in questi anni, spesso scottandoci. Se pensate di saper sfruttare i 5 punti, vi consigliamo moltissimo di lavorare con gli amici: la mattina vi sveglierete lieti di andare al lavoro, senza l’angoscia di incontrare il collega s*****o
Web Agency Milano – Avviare un’attività con i propri amici è un articolo liberamente tratto da Mashable
Studio Up – Web Agency Milano