Quest’anno Google, Siri e Cortana si sono sfidate nel predire l’esito dei mondiali di calcio e Cortana ne è uscita vincitrice sbagliando soltanto il risultato della semifinale, l’utilità di questo servizio è decisamente dubbia (magari se mantiene questa precisione può tornare buono per il totocalcio) ma sicuramente di grande effetto, mostra l’altissimo livello degli algoritmi di predizione e analisi dei dati raggiunto dai due motori di ricerca, Google e Bing.
Il passo successivo, la prossima feature che probabilmente ci stupirà fra qualche mese/anno pare essere stata mostrata oggi da Microsoft research e potete farvene una rapida idea da questo video.
Cortana, grazie a project Adam è stata resa in grado (per ora solo a scopo di test e dimostrazione) di riconoscere oggetti presenti in un’immagine, distinguendo addirittura fra specie di cani (e non soltanto tra bassotti e levrieri ma fino a sottili varianti della stessa specie).
Project Adam non è in realtà nulla di nuovo, è “semplicemente” una rete di computer impegnata in un deep learning/training basato su dati già presenti su internet e già catalogati, in pratica sono parecchi PC impegnati a sfogliare foto di cani e simili nel tentativo di imparare a riconoscerli anche in nuove foto da altre prospettive, poco chiare e con condizioni di luce differenti, la grossa differenza rispetto ad altre reti simili sta nel fatto che Microsoft dichiara di aver raggiunto performance stupefacenti e di star già lavorando al passo successivo, sottintendendo che quindi la tecnologia mostrata sia attualmente quasi completa.
La parte interessante di questa notizia, almeno dal nostro punto di vista, riguarda i possibili cambiamenti nel panorama dei motori di ricerca e del SEO, una tecnologia di questo calibro con un’alta affidabilità potrebbe infatti spodestare Google dal suo predominio a favore del “giovane” Bing, ma ancora più notevole potrebbe essere il cambiamento nelle abitudini degli utenti, se la ricerca per immagini fosse così efficace potrebbe soppiantare in larghissima parte la ricerca tradizionale, e una simile profondità d’analisi dei contenuti, se applicata ad un testo, potrebbe rendere completamente obsoleto qualsiasi altro motore di ricerca e molte pratiche attuali.
Nell’attesa di vedere all’opera questa fantastica tecnologia sui nostri dispositivi, e non soltanto in un video, continueremo ad ottimizzare i siti di cui ci occupiamo ed occuperemo come abbiamo sempre fatto anche in passato ma dedicando un ulteriore occhio di riguardo alla fruibilità e all’indicizzazione di foto e video che sicuramente avranno modo di occupare uno spazio sempre più importante nelle nostre ricerche.
Per concludere un video che illustra meglio il comportamento e il funzionamento di Project Adam per i comuni mortali (me compreso che se non fosse stato per i disegnini non credo avrei capito molto 🙂 )