Ultimamente mi stupisco raramente, starò invecchiando ma non mi capita più di sentire quel “wow effect” che ha condizionato una gran parte dei miei acquisti soprattutto da ragazzo e bambino.
Questa bicicletta pur con la sua “semplicità” mi ha fatto sentire di nuovo questa sensazione e, dopo aver scoperto che è un progetto ideato da un italiano, anche un certo orgoglio.
In sintesi è una bicicletta che si chiude, ma si chiude in una maniera nuova, decisamente compatta e per farlo ha anche un certo stile, questi cerchi senza raggi mi ricordano TRON e non mi dispiace affatto, magari non eccellerà per efficienza, ma la somma di questi fattori mi ricorda molto la cara vecchia Graziella, che ai suoi tempi è stata un enorme successo del Made in Italy nel mondo.
I migliori auguri all’inventore.
Da parte nostra ci sentiamo di consigliargli di concentrarsi sulla aspetto della comunicazione. In un periodo in cui si sente il fascino del “vintage”, dell’ecologico e del design, se ben presentato, il suo prodotto potrebbe avere un ottimo successo.
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